Quando:
18 Novembre 2019 giorno intero
2019-11-18T00:00:00+01:00
2019-11-19T00:00:00+01:00

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18 NOVEMBRE

Dedicazione delle Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo

dal Martirologio Romano

Dedicazione delle basiliche dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, delle quali la prima, costruita sul colle Vaticano dall’imperatore Costantino sopra il sepolcro di San Pietro, divenuta fatiscente per la vetustà, fu ricostruita in forme più ampie e maestose e proprio in questo giorno di nuovo consacrata; la seconda, costruita dagli imperatori Teodosio e Valentiniano, distrutta da un terribile incendio e riedificata dalle fondamenta, venne dedicata il 10 Dicembre.

Con la odierna celebrazione delle due basiliche, viene in qualche modo significata la fraternità degli Apostoli e l’unità della Chiesa.

18 novembre 1632

A Fano nelle Marche, fondazione del Monastero delle nostre monache sotto il titolo di Santa Teresa di Gesù. Fondatrici le monache del Monastero di San Giuseppe a Capo le Case di Roma. In questo Monastero di Fano entrò la Contessa Giovanna Chini vedova Chiaramonti e madre del Sommo Pontefice Pio VII, dove morì nel 1790. Di ritorno Roma dalla sua prigionia in Francia il Sommo Pontefice volle passare da Fano per visitare il sepolcro della madre.

18 novembre 1871

La Serva di Dio Giuseppina Operti (Maria degli Angeli) riceve il battesimo nella parrocchia di Santa Barbara, in Torino, da don Pietro Valimberti, vicecurato. Le sono imposti i nomi di Giuseppa Margherita Maria; Ë padrino lo zio Sebastiano Sinaglia e madrina la zia Margherita Operti.

18 novembre 1900

Su imbarca a Genova diretto alla Missione Carmelitana di Verapoly, Travancore in India il Venerabile Giovanni Vincenzo di Gesù Maria (Zengotita Lasuen). Invitato da Mons. Bernardo, Arcivescovo di Verapoly, lavorerà per la Missione 17 anni.

18 novembre 2005

Il Servo di Dio fra Jean Thierry di Gesù Bambino e della Passione ottiene la dispensa della S. Congregazione per gli Istituti di vita consacrata, e con il consenso del P. Generale dell’Ordine, Padre Louis Arestegui, per emettere la professione “solenne” religiosa tra i Carmelitani Scalzi “in articulo mortis”.

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