6 AGOSTO
Trasfigurazione di Nostro Signore
Festa
dal Martirologio Romano
Festa della Trasfigurazione del Signore, in cui Gesù Cristo, Figlio diletto dell’Eterno Padre, davanti ai Santi Apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, avendo come testimoni la legge e i profeti, manifestò la sua gloria, per significare che la nostra umile e servile natura umana unita alla sua, per grazia, è stata gloriosamente salvata e perché venisse annunciato fino ai confini del mondo, che l’uomo creato a immagine di Dio, benché decaduto in Adamo, in Cristo è stata redento.
6 agosto 1587
Fondazione del Convento di Sant’Anna dei nostri padri a Pamplona in Spagna.
6 agosto 1623
Fondazione della nostra Missione in Schiras di Persia (Iran) una città distante da Ispahan dodici giorni di cammino. Fondatore fu Giovanni Taddeo di Sant’Eliseo. Il superiore della Missione, Prospero dello Spirito Santo, aveva scelto il soggetto adatto: Giovanni Taddeo di Sant’Eliseo conosceva perfettamente la lingua, la letteratura, i costumi e la storia dei Persiani e, per questo, era molto noto e venerato nella regione. Per comando del Papa Clemente VIII, inaugura la Missione dedicandola agli evangelizzatori della Persia, gli apostoli Simone e Taddeo.
6 agosto 1910
Presso il Monastero della Visitazione di Caen, in Francia, la Serva di Dio Suor Francesca Teresa (Léonie Martin) si offre all’Amore Misericordioso utilizzando la formula dell’Atto di Offerta all’Amore Misericordioso scritto dalla sorella Santa Teresa di Gesù Bambino. Scrisse alle sorelle del Carmelo: “Rinnovo ogni giorno (l’Atto di Offerta) dopo aver ricevuto la Comunione e ripeto spesso questa frase con estrema fiducia ‘Ai vostri occhi il tempo non è nulla, un sol giorno è come mille anni’ voi potete in un istante prepararmi a presentarmi davanti a voi”.
6 agosto 1933
La Venerabile Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso (Giuseppina Catanea) al termine dell’anno di noviziato, nel Monastero dei Ss. Teresa e Giuseppe delle Carmelitane Scalze dei Ponti Rossi in Napoli, emette la professione dei voti solenni nelle mani del Cardinale Alessio Ascalesi, Arcivescovo di Napoli, sotto la cui diretta dipendenza Sua Santità Pio XI aveva posto il Monastero.