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17 Ottobre 2020 giorno intero
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17 OTTOBRE

Sant’Ignazio d’Antiochia, vescovo e martire

17 ottobre 1604

La Riforma Teresiana si stabilisce oggi a Parigi in Francia con la fondazione del suo primo Monastero in Rue Saint-Jacques, sotto il titolo dell’Incarnazione del Signore. La scelta di Parigi come sede del primo Carmelo francese fu dettata dal fatto che la capitale era più adatta alla diffusione del Carmelo. Personaggi come Juan de Quintanadueñas de Brétigny, Madame Acarie (Beata Maria dell’Incarnazione), San Francesco di Sales, Pietro de Bérulle, e altri, prepararono la fondazione. La Principessa di Longueville, responsabile materiale della fondazione trovò rendite e permessi sia dal Re Enrico IV che dal Papa Clemente VIII. Brétigny porta dalla Spagna le monache, tutte discepole di Teresa di Gesù: Anna di Gesù (Lobera) come priora, Isabella degli Angeli (Márquez) come sottopriora, Beatrice della Concezione (Zúñiga), Eleonora di San Bernardo (Spinola), Isabella di San Paolo (Echabarría) e la conversa Anna di San Bartolomeo (García Manzanas). Le sei monache prendono possesso dell’antico priorato benedettino di Notre Dame des Champs ed inaugurano la vita regolare secondo la Riforma di Santa Teresa di Gesù. Anna di Gesù, come priora, entrando in Monastero, intonò il Laudate, costume che sarà adottato poi in tutte le fondazioni francesi. Anna di Gesù avrebbe voluto porre la fondazione sotto il patronato di San Giuseppe, seguendo la tradizione teresiana, ma, l’intervento della Principessa de Longueville, impose la devozione personale di Bérulle. Secondo la tradizione in questo luogo visse San Dionisio, il primo vescovo di Parigi e fu il primo luogo, della città, dove si venerò la Vergine Maria. Tre delle figlie di Madame Acarie si faranno carmelitane. Da questa prima fondazione nacquero Pontoise (1605), Digione (1605), Amiens (1606), Tours (1608), Bordeaux (1610), Lione (1610), Paris Rue-Chapon (1617), Bourges (1617), Chaumont-en-Bassigny (1623), Metz (1623), Poitiers (1630), Niort (1648), Paris Rue-Bouloy (1664). Il giansenismo penetrò nella comunità per mezzo dei confessori e dei cappellani già nel 1710 e vi imperversò sino al 1748 quando inviarono quattro monache da Pontoise per riformare la comunità. La priora e quindici monache vennero espulse. Al sopraggiungere della Rivoluzione Francese la comunità, composta da quarantadue monache, fu soppressa e le monache scacciate con la forza dal loro Monastero il 29 settembre 1792. Alcune trovarono rifugio nelle loro famiglie, altre lasciarono la città, ma la maggior parte si rifugiò nel quartiere di Saint-Jacques divise clandestinamente in due gruppi.

17 ottobre 1840

Enrico de Ossó y Cervelló nella Parrocchia di San Giovanni Decollato della città di Vinebre in Provincia di Tarragona in Spagna, è battezzato col nome di Enrico Antonio. Un giorno presso il fonte battesimale, già sacerdote ebbe a dire «Qui mi battezzò don Lorenzo Beltrán, che era un santo, e mi fu imposto anche il nome di Antonio, per ricordare quello del mio nonno paterno, che era di quelli della fede di Abramo, ed assai devoto della Vergine Santissima».

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