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20 Luglio 2018 giorno intero
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20 LUGLIO

Sant’ELIA, profeta e nostro padre

Solennità

Mentre cerchiamo di seguire da vicino Gesù Cristo, noi Carmelitani troviamo la nostra ispirazione nella vita del Profeta Elia. La sua memoria fu tenuta viva in modo particolare sul Monte Carmelo, dove scelse di seguire il Dio d’Israele. Secondo il racconto (I Re 18), il sacrificio di Elia consumato dal fuoco proveniente dal cielo, ha mostrato che Jahvè era il vero Dio. Elia fu disponibile per l’opera di Dio ed inviato a proclamare la sua parola. Elia intraprese un lungo viaggio per il deserto, un viaggio che lo lasciò abbattuto. Si mise sotto un albero e chiese la morte. Ma Dio non permise la sua morte e lo spinse a continuare il suo viaggio fino al monte Horeb. Quando arrivò, Dio si mostrò a Elia non nei consueti segni del vetero testamento del fuoco, del terremoto e del forte vento ma come una leggere brezza. Elia fu inviato nuovamente al suo popolo per continuare la volontà di Dio. Da Elia, i Carmelitani imparano a sentire la voce di Dio nel silenzio e nell’imprevedibile. Cercano di essere disposti alla Parola di Dio per formare la mente e il cuore affinché il modo di vivere ed operare sia profetico e fedele alla memoria del nostro padre Elia. La festa odierna oltre che nell’Ordine del Carmelo è celebrata dai maroniti, dagli ortodossi e greco-cattolici, dai siro-occidentali e dai vetero cattolici.

20 luglio 1627

A Liegi in Belgio fondazione del Monastero delle nostre monache sotto il titolo della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo e di Sant’Elia. Tommaso di Gesù (Sánchez Dávila) avendo già fondato un Convento di frati scalzi a Liegi nel 1618, la popolazione chiedeva anche un Monastero di monache scalze. Il progetto era allora audace se si tiene conto della situazione politica-religiosa del Principato. Giovanni di Liverloo, borgomastro della città e padre di una carmelitana di Malines, portò la richiesta davanti al Preposito Generale della Congregazione d’Italia. Due famiglie l’aiutarono nell’impresa: i coniugi de Corswarem e i Conti Barbiano de Belle-Jojeuse la cui figlia era novizia a Valenciennes. La Beata Anna si San Bartolomeo lavorò a favore di questa fondazione e chiese di parteciparvi personalmente, ma glielo impedì l’Infanta Isabella, Duchessa di Brabante, che voleva tenerla nella sua Provincia. Il gruppo fondatore era guidato da Caterina di Sant’Elia (Van der Haghen) che aveva partecipato alla fondazione di Bruges e vi andava come priora; l’accompagnavano altre del medesimo Monastero: Isabella di Gesù e Gertrude di Gesù. Inoltre Gertrude di Gesù (Liverloo) la figlia del borgomastro, e Anna di San Giuseppe (Barbiano de Belle-Jojeuse) la novizia di Valenciennes.

20 luglio 1647

A Londra si addormenta nel Signore, martire del suo ardore apostolico, Beda del SS. Sacramento (Giovanni Hicooks) ivi nato da parenti protestanti nel 1588, professo in Belgio nel 1613, primo Superiore del Seminario di Lovanio che il Venerabile Tommaso di Gesù (Sánchez Dávila) vi aveva fondato per le missioni in Inghilterra, Irlanda e Belgio, indi Vicario Provinciale in Inghilterra.

20 luglio 1936

Il Beato Luca di San Giuseppe (Giuseppe Tristany Pujol nato ad Ardevol in Spagna il 14 dicembre 1872), sacerdote e professo dei Carmelitani Scalzi e 13 suoi confratelli, carmelitani scalzi di Barcellona, subirono il martirio nel pieno della Guerra Civile spagnola. Padre Luca uscito dal Convento, fu riconosciuto come religioso, e dopo che lo ebbero torturato a colpi di bastone sulla strada, gli spararono a poca distanza. Il gruppo comprende 64 persone delle quali 11 sacerdoti professi del Carmelo, 2 studenti coristi professi, un fratello converso professo, Apollonia Lizzarega, Superiora Generale delle Carmelitane della Carità, 4 suore Carmelitane Missionarie.

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