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29 Luglio 2019 giorno intero
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29 LUGLIO

Santa MARTA

29 luglio 1579

A Madrid in Spagna muore il Principe Ruy Gómez de Silva, assistito da Baldassarre di Gesù (Nieto)e da Ambrogio Mariano di San Benedetto. Nacque in Portogallo da Francesco de Silva e Maria de Noroña y Meneses nel 1516. Entrato a corte del Re di Spagna nel 1525 ne divenne l’uomo più influente, gran maestro di palazzo, consigliere di stato e ministro delle finanze. Filippo II lo aveva ricompensato creandolo Principe d’Eboli (1559) duca d’Estremadura (1568) duca di Pastrana (1572), villaggio nelle dipendenze di Guadalajara, da lui avuto in eredità nel 1562. Si sposò nel 1552 con Anna de Mendoza imparentata con le più grandi famiglie di Spagna. Nel 1569 donò ad Ambrogio Mariano Azzaro il romitorio di San Pietro in Pastrana. Nel suo Palazzo in Pastrana avvenne anche la vestizione dei due primi novizi (Azzaro e Narducci). Teresa vi fondò Convento e Monastero (1569). Purtroppo il carattere incostante e capriccioso della moglie creerà non pochi problemi, infatti nel medesimo giorno della morte di Ruy Gómez, la vedova, Donna Anna de Mendoza, capricciosamente, volle vestire l’abito carmelitano ed andò a chiudersi nel Monastero di Pastrana da lei stessa fondato. Si diceva tra l’altro pur novizia era incinta di cinque mesi (Fondazioni 17,11).

29 luglio 1619

A Merlagne, nella foresta, presso Namur in Belgio fondazione del Deserto dei nostri padri della Provincia Gallo belgica sotto il titolo di San Giuseppe. Promotore e fondatore fu Tommaso di Gesù (Sánchez Dávila).

29 luglio 1643

In Roma, nel Convento di Santa Maria della Scala, si spegne nel Signore, Paolo Simone di Gesù Maria, nato a Genova il 10 aprile 1571, da Vincenzo Rivarola e da Maria Rivarola. Battezzato a Genova nella chiesa di Santa Maria delle Vignore il 10 aprile 1576. Professò nel Convento di Sant’Anna il 12 novembre 1595 e proseguì gli studi in Spagna. Quando Clemente VIII lo nomina Legato Apostolico allo Scià di Persia (Iran) è vicario nel Convento di Napoli dove insegna filosofia. Intraprese il lungo viaggio verso l’Oriente con Giovanni Taddeo di Sant’Eliseo, Vincenzo di San Francesco (Juan de Gambart) e il fratello converso Giovanni dell’Assunzione (Giovanni Angeli), passando per la Germania, la Polonia e la Russia. Si fermò a Cracovia a causa delle guerre intestine di Russia e qui su invito del Re di Polonia fonda il primo Convento polacco. Giunse in Persia nel 1607 e fondò ad Ispahan (2.12.1607) la prima Missione della Congregazione d’Italia. Tornò dal suo lungo viaggio in Persia nel 1609. Paolo V lo invia a Madrid per informare il Re Cattolico circa la situazione persiana. Fu fondatore delle nostri Missioni in Oriente: nella Persia, in Mesopotamia, nel Gran Mogol, nella Siria, a Costantinopoli, in Palestina, in Inghilterra, in Irlanda, e in Olanda… inviando ovunque nostri Religiosi. Per tre volte esercitò il servizio di Preposito Generale della Congregazione d’Italia, cioè 1623-1626; 1632-1635; 1641-1643. Lasciò manoscritte varie importanti relazioni sulle cose di Persia. Il nome di Simone gli fu aggiunto dallo stesso Clemente VIII quando lo inviò in Persia, in ricordo dell’Apostolo Simone che per primo, secondo la tradizione, avrebbe evangelizzato quella regione. Con l’autorità Apostolica di Urbano VIII governò anche l’Ordine della SS. Trinità, fu legislatore del medesimo e lo diffuse in Italia ed in Francia.

29 luglio 1751

Benedetto XIV concede che nella Basilica di San Pietro in Roma, venga esposta fra le statue dei santi Fondatori degli Ordini Religiosi quella della nostra Santa Madre Teresa di Gesù. Fu dato l’incarico a Filippo della Valle che terminò l’opera nel 1754. Ai piedi della grande statua, collocata nella navata centrale della Basilica appena entrati a destra, pose la seguente epigrafe: Sancta Theresia spiritualis mater et fundatrix novæ Refomationis Ordinis Discalceatorum Beatæ Mariæ de Monte Carmelo.

29 luglio 1894

Assistito dalla figlia Celina, muore al Castello della Mousse, nei pressi di Lisieux in Francia, il Santo Luigi Martin, padre di Santa Teresa di Gesù Bambino. Da alcuni giorni si susseguivano crisi cardiache, ma l’agonia cominciò alle cinque del mattino di domenica 29 luglio. Celina e la zia sono sole al capezzale del morente, perché una parte del personale è a Messa. Così racconta Celina: «Verso le sette e tre quarti, ci accorgemmo che il mio caro babbo era gelato; mia zia mi lasciò per preparare delle bottiglie d’acqua calda e per avvertire mio zio (…). Io pregavo angosciosamente, chiedendo al buon Dio di ispirarmi quello che dovevo fare, perché non mi ero mai trovata al capezzale di un moribondo. Allora, dissi ad alta voce queste tre invocazioni: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore, l’anima mia e la mia vita. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ultima mia agonia. Gesù, Giuseppe e Maria, fate che io muoia in pace, in vostra santa compagnia. In questo momento il mio diletto padre aprì gli occhi e li posò su di me con un affetto e una riconoscenza indicibili. Essi erano pieni di vita e di intelligenza. E poi, li chiuse per sempre». Lo stesso giorno scrive al Carmelo per annunciare la morte del padre: «Papà è in cielo (…) lo zio ha detto che non aveva mai visto una morte così pacifica». È però Teresa, la sua Reginetta, che, scrivendo alla sorella Leonia il 20 agosto 1894 trova le parole più belle: «La morte di papà non mi fa l’effetto di una morte ma di una vera vita. Io lo ritrovo dopo sei anni di assenza lo sento intorno a me che mi guarda e mi protegge… Cara sorellina, non siamo noi più unite ancora, ora che guardiamo i Cieli per scoprirvi un padre e una madre che ci hanno offerte a Gesù? (…). Presto i loro desideri saranno compiuti e tutti i figli che il buon Dio ha loro donato Gli saranno uniti per sempre».

29 agosto 2005

Il servo di Dio fra Jean-Thierry di Gesù Bambino e della Passione è ammesso al Noviziato e destinato a partire con altri due compagni per il Burchina Faso.

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