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23 DICEMBRE

San Giovanni da Kety, vescovo e martire

23 dicembre 1639

Muore a Ispahan in Persia (Iran) Dimas della Croce (Giacomo Tonelli), una delle più insigni figure del Carmelo missionario, per dove partì nel novembre del 1916. Nato a Monteleone di Spoleto il 13 novembre 1577. Mentre studia Roma conosce i nostri padri ed entra nel noviziato di Santa Maria della Scala sotto la guida del Venerabile Domenico di Gesù Maria. Professa il 25 marzo 1610 e appena ordinato sacerdote chiede ed ottiene di partire missionario in Persia dove rimarrà tutta la vita. Apostolicamente operoso e dotato di spirito di iniziativa conosceva perfettamente le lingue orientali. Mentre si trovava a Goa come Visitatore riceve la notizia della sua elezione a Vescovo di Babilonia. Umilmente ma fermamente rifiuta tale dignità come non consona allo spirito dell’Ordine e non trova pace fino a quando non viene rassicurato che il Papa ha accolto la sua rinuncia. Padre Dimas occupa un posto di grande rilievo anche nell’elenco degli scrittori carmelitani per le sue opere letterarie e catechetiche.

23 dicembre 1644

Nella Città di Anversa (Hopland), nelle Fiandre, in Belgio nel Monastero dei Ss. Teresa e Giuseppe. si spegne nel Signore Anna dell’Ascensione (Worsley). Nacque ad Anversa nel 1588 da John Worsley e Eleonor Hervey, una nobile famiglia inglese emigrata a causa della fede cattolica; Anna era la maggiore di sette fratelli professò nel Carmelo teresiano di Mons il 30 maggio 1610; partecipò alle fondazioni di Anversa (Rosier 1612) con la Beata Anna di San Bartolomeo e di Malines (1616) con Eleonora di San Bernardo (Spinola); prese parte alla fondazione del Carmelo inglese ad Anversa-Hopland il 1° maggio 1619 e pochi mesi dopo sarà la prima priora e non cesserà di esserlo fino alla morte. Promotrice delle fondazioni che usciranno dalla sua Comunità. Fu molto cara alla Beata Anna di San Bartolomeo come lo mostra la sua intensa corrispondenza (190 lettere 1617-1624). Questa amicizia fu oscurata dalla grave decisione, che tanto amareggiò la Beata, di separare il suo Monastero di Anversa-Hopland dalla giurisdizione dell’Ordine.

23 dicembre 1769

Nel Convento di Santa Maria della Vittoria in Roma, verso mezzogiorno, si spegne, il fratello converso, Isidoro della Natività di Maria (Giacomo Antonio Sciuti), fondatore dell’Istituto delle Maestre Pie oggi Istituto Suore Carmelitane Teresiane. Le scuole o Case da lui fondate erano 18 e le Suore che vi lavoravano con tanta dedizione e generosità da meritare lusinghieri riconoscimenti da parte di cardinali, vescovi e sacerdoti.

23 dicembre 1787

Al Carmelo di Saint-Denis a Parigi in Francia, muore pronunciando queste parole: «È giunta l’ora, affrettiamoci al Paradiso», la Serva di Dio Teresa di Sant’Agostino conosciuta con il nome di Madama Luisa di Francia, figlia di Luigi XV.

23 dicembre 1831

Nasce a Gandelain (Orne) nei pressi di Alençon, diocesi di Sées, in Francia, Santa Maria Zelia Guérin, figlia di Isidoro e di Luisa Gianna Macé, madre di Santa Teresa di Gesù Bambino. Figlia di un ex combattente della battaglia di Wagram, che dopo aver percorso il Portogallo e la Spagna con Masséna e Soult, divenne gendarme a Saint-Denis-sur Sarthon. Zelia non ha conosciuto una infanzia felice. Suo padre aveva sposato nel 1828 Luisa Gianna, una contadina assai rustica. Zelia scriverà un giorno a suo fratello minore Isidoro: “La mia infanzia, la mia giovinezza sono state tristi, perché, se la mamma ti viziava, verso di me, e tu lo sai, era molto severa; essa, pur tuttavia tanto buona, non ha saputo prendermi, così che ho molto sofferto”. Intelligente, scriveva con facilità, lavoratrice avveduta, abile e instancabile, conservò della sua austera educazione una certa ansietà e una tendenza allo scrupolo, favorita dalla spiritualità del suo tempo. Aveva tentato di farsi suore tra le religiose di San Vincenzo de Paoli, ma la superiora della Comunità d’Alençon scoraggia sul nascere il suo desiderio. Delusa si dedica alla fabbricazione dei merletti col punto d’Alençon. Progredisce rapidamente in quest’arte – molto difficile – tanto che nel 1853, a ventidue anni, s’installa per conto suo in via Saint-Blaise, 36, lavorando dapprima con la sorella maggiore Maria Luisa, ma quando questa si farà Monaca visitandina a Le Mans, con un gruppo di operaie che lavorano per lei a domicilio. La sua vita cambia bruscamente incontrando Luigi Martin che sposerà dopo circa tre mesi di fidanzamento.

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