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17 Giugno 2019 giorno intero
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17 GIUGNO

Sant’Imerio di Amelia Vescovo

17 giugno 1588

Il Capitolo Generale tenuto nel Convento di Sant’Ermenegildo a Madrid in Spagna, dopo aver preso atto del Breve De statu del Papa dato a Roma il 10 luglio 1587 che eleva la Provincia del Carmelo Teresiano a Congregazione stabilisce le prime cinque Provincie: Provincia di Sant’Elia comprendente la vecchia Castiglia e Navarra; Provincia dello Spirito Santo comprendente la nuova Castiglia; Provincia dell’Angelo Custode comprendente l’Andalusia; Provincia di San Filippo comprendente il Portogallo (oppure di San Giuseppe comprendente la Corona di Aragona); e dopo il 1594 la Provincia di Sant’Alberto comprendente il Messico o detta anche delle Indie.

17 giugno 1613

Ad Avignone in Francia fondazione del Monastero delle nostre monache sotto il titolo della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. La prima fondazione che in Francia venne realizzata sotto la giurisdizione dell’Ordine fu questa di Avignone. La città allora era parte degli Stati Pontifici, e pertanto non era sotto il governo dei «superiori francesi» e i Padri vi aveva già fondato un convento nel 1608. Il Monastero fu costruito grazie alla munificenza della Baronessa Chiara de Forbin de la Fare de Pérussis, diretta spiritualmente dai nostri padri. Le fondatrici furono tre monache del Monastero di Gesù Maria di Genova in Italia: Paola Antonia di Santa Maria (Scorza) come priora, Eufrasia di Cristo (Galeazzo), e Maddalena di Gesù Maria (Centurione), tutte e tre native della capitale della Liguria. Si imbarcarono dal porto di Genova ed erano accompagnate da Ferdinando di Santa Maria. Il Carmelo di Avignone realizzò le fondazioni dei Carmeli di Carpentras (1627), Chambéry (1634) e Cavaillon (1668). Allo scoppio della Rivoluzione Francese, la comunità, composta di quattordici professe, una postulante conversa e una rotara, fu scacciata e dispersa dal Monastero nel settembre del 1792. Venduto l’immobile come bene della nazione, fu destinato a deposito e la chiesa come galoppatoio. Le Monache alcune emigrarono in Spagna ed in Italia. Un gruppo continuò a vivere in comunità clandestinamente a Villeneuve-les-Avignon, un paesino dei dintorni della città, sotto la guida del certosino Dom Antonio Crouzet.

17 giugno 1634

A Verdun, città della Lorena, in Francia fondazione del primo Monastero delle nostre monache sotto il titolo di della Santa Infanzia di Gesù Bambino. Verdun ebbe successivamente la fondazione di due Carmeli. La prima fondazione la si deve alla generosità del Vescovo Enrico di Lorena, che desiderava un Carmelo nella sua diocesi. La Regina Anna d’Austria secondò e promosse l’idea. Il Carmelo di Metz la realizzò con due professe e una postulante con una ricca dote. Le fondatrici furono: Giovanna di Gesù (professa di Caen e seconda priora di Metz) come fondatrice, Francesca della Croce (professa dell’Incarnazione di Parigi), Giovanna di Sant’Elia (professa di Digione), Amata di Gesù Maria (professa di Metz), Maria della Croce (professa di Metz) e Teresa di San Francesco (novizia). Il Monastero dell’Incarnazione di Parigi inviò anche Genoveffa degli Angeli figlia della Contessa di Bourlemont e nipote di Urbano VIII. Tra le prime priore si annovera Anna della Madre di Dio (Lanne), professa di Reims e nipote di San Francesco de Paola. La Rivoluzione Francese decretò il 14 maggio 1790 la cacciata forzata della monache che non volevano abbandonare il claustro e vennero disperse.

17 giugno 1666

Nel Monastero di San Giuseppe di Pontoise in Francia con gioia straordinaria e con un luminoso sorriso rende l’anima a Dio Chiara del SS. Sacramento (Luigia D’Abra de Raconis): ha ben cento anni! Il suo ingresso causò un’accesa discussione tra Anna di Gesù (Lobera) da una parte, e Anna di San Bartolomeo e i superiori francesi dall’altra. Anna di Gesù non volle ammetterla perché di famiglia eretica. Figlia dell’ambasciatore di Svizzera, era cresciuta nel Calvinismo e il suo passaggio al cattolicesimo aveva destato grande scalpore a motivo della sua alta posizione sociale. Postasi sotto la guida della celebre madame Acarie, entrò al Carmelo di Pontoise il 5 giugno 1605, grazie ad Anna di San Bartolomeo, e vi professò il 21 giugno 1606 ricoprendo poi nel Carmelo cariche di responsabilità. Con Anna di San Bartolomeo fondò il Carmelo di Tours (1608) e fu eletta priora il 28 giugno 1611. Con Maria della Trinità (Sevein) partecipò alla fondazione di Dieppe (1615). Obbedienza, spirito d’orazione e amore all’Eucaristia furono le sue caratteristiche salienti. Dopo breve malattia, nel corso della quale era andata ripetendo senza sosta la frase Cor unum et anima una, spirò esclamando: «Benedetto sia il Signore!».

17 giugno 1941

La Serva di Dio suor Francesca Teresa (Marie-Léonie Martin), figlia dei Santi Luigi e Zelia Martin e sorella di Santa Teresa di Gesù Bambino, entra nella vita nel Monastero della Visitazione di Caen, in Francia. All’inizio dell’anno lasciando la cella per l’infermeria, la Serva di Dio scrisse alle sorelle: «Me ne vado nell’eternità, che felicità!… Tutto quel che mi rimane di sano sono gli occhi, il cuore e la testa, grazie a Dio, ma Egli può prendersi tutto, tutto gli appartiene! Abbandono totale, perfino della mia piccolissima e povera intelligenza!» Nel corso dei 78 anni di vita, di cui 43 presso la Visitazione, la Serva di Dio ha conosciuto molte prove: sentimenti d’inferiorità, sconfitte, tenebre, sofferenze fisiche, tentazioni interiori di ribellione… Ma quella che fu una bambina «caratteriale» e da cui non si poteva umanamente aspettarsi nulla, è diventata, attraverso l’azione potente dello Spirito Santo, una «santa»! Madre Maria Agnese Debon, la sua ultima Superiora, testimoniava la di lei gentilezza, la semplicità e la cancellazione della bambina difficile di Alençon che diventò, attraverso i propri sforzi e con la grazia di Dio, una perfetta visitandina. Tale profonda trasformazione morale è uno dei più bei successi della «via della piccolezza evangelica» di Santa Teresa di Gesù Bambino, per cui la santità è una disposizione del cuore che ci rende umili e piccoli fra le braccia di Dio, consci della nostra debolezza, e fiduciosi fino all’audacia nella sua bontà di Padre (cfr Novissima verba, 3 agosto 1897). Venne inumata il 21 giugno seguente nella cripta del Monastero a Caen. Da allora la sua tomba è meta di visite e pellegrinaggi.

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