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17 Luglio 2020 giorno intero
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17 LUGLIO

Beata Teresa di Sant’Agostino e XV consorelle, vergini e martiri

Memoria

17 luglio 1563

Sua Santità Pio IV approva le Costituzioni delle monache Scalze di San José di Avila scritte da Teresa di Gesù. Le medesime saranno approvata anche dal Priore Generale dell’Ordine, Giovanni Battista Rossi, nel 1568.

17 luglio 1613

Nel Convento di Nostra Signora del Consuelo di Valladolid in Spagna muore Pietro degli Angeli (García y Pérez) nato a Lanzahita, presso Avila, nell’anno 1549 figlio di Francesco García e di Isabella Pérez. Dopo una giovinezza sregolata e svagata grazie alla predicazione di un Alcantarino entrò nella loro riforma, da dove, poco tempo dopo, passò tra i Carmelitani Scalzi a Duruelo e fu il primo fratello converso della Riforma che si scalzò da secolare. Ricevette l’abito il 4 ottobre 1569 dalle mani del sottopriore e Maestro dei novizi Giovanni della Croce e sotto la sua guida iniziò il cammino della perfezione. Nel giugno del 1570, fu trasferito con la Comunità da Duruelo a Mancera de Abajo e lì professò insieme al suo compagno Giovanni Battista l’8 ottobre 1570 nelle mani di Giovanni della Croce in assenza del priore Antonio di Gesù (Heredia). Fu più volte compagno di viaggio di Giovanni della Croce e svolse l’umile ufficio di fratello converso nei Conventi di Almodóvar, Baeza, Los Mártyres (Granada) Salamanca, Valladolid, La Bañeza, Pamplona e Tudela. Era un semplice e chiedeva a Dio di risparmiargli doni straordinari. Non ebbe che il dono delle lacrime. Giovanni della Croce lo amò molto.

17 luglio 1565

Teresa di Gesù dopo vari interventi ottiene da Roma un nuovo documento pontificio a favore della povertà del Monastero di San José di Avila. Pio IV con il Breve Cum a nobis conferma l’erezione di San José di Avila e a vivere senza rendite. Per la prima volta un Breve si indirizza nominalmente alla Madre Teresa di Gesù «Pio, Vescovo, servo dei servi di Dio. Alle dilette figlie priora o madri e comunità delle religiose di San José ad Avila, e alle signore Aldonza de Guzmán e Guiomar de Ulloa… Con la presente lettera confermiamo e corroboriamo con la Nostra Apostolica Autorità l’erezione del monastero… e l’obbedienza che le nostre amate figlie Teresa di Gesù, o madre al momento attuale, Maria Isabella e Anna degli Angeli (Gómez) debbono prestare al vescovo della città…».

17 luglio 1665

In Neustat in Austria fondazione del Convento dei nostri padri sotto il titolo di Santa Teresa di Gesù.

17 luglio 1794

A Parigi in Francia nella Sala della Libertà della prigione della Conciergerie, verso le nove del mattino, Teresa di Sant’Agostino e le sue sedici compagne del Monastero dell’Annunciazione di Compiègne sono fatte entrare per essere giudicate dal tribunale rivoluzionario. Furono tutte condannate a morte. La sentenza era esecutoria entro le 24 ore. Un impiegato della prigione testimone dei loro ultimi momenti dirà: «È incredibile l’impressione di rispetto che otteneva la devozione di quelle vittime generose; sospiravano tutte il momento del sacrificio, tutte si esortavano l’una con l’altra a rimanere ferme e generose nell’ultima lotta (…) sembrava quasi che andassero a nozze». La sinistra carretta venne a portarle via vestite dei loro bianchi mantelli, le mani incatenate dietro la schiena, mentre cantavano dei cantici fino alla piazza del Trono rovesciato, l’attuale piazza della Nazione, ove si ergeva la ghigliottina. Giunsero sul luogo dell’esecuzione cantando, il Miserere, la Salve Regina e il Te Deum. La priora, Teresa di Sant’Agostino, ottenne di essere giustiziata per ultimo; intonarono il Veni Creator e rinnovarono i voti religiosi, quindi esortate dalla priora che teneva una minuscola statua della Vergine (cm. 4 ca.) ognuna la baciò prima di morire, al canto del Laudate. I corpi furono inumati nella grande fossa comune aperta accanto al cimitero del Convento di Picpus, in cui riposano tante altre vittime della «spada della legge». Ecco i loro nomi:

Madre Teresa di Sant’Agostino (Lidoine), priora di anni 42 e 19 di professione.

Maria Francesca di San Luigi (Brideau) sottopriora di anni 40 e 23 di professione.

Teresa di Sant’Ignazio (Trézel) di anni 51 e 29 di professione.

Enrichetta di Gesù (Croissy) di anni 49 e 30 di professione.

Teresa del Cuor di Maria (Hanisset) di anni 52 e 30 di professione.

Maria Enrichetta della Provvidenza (Pelras) di anni 34 e 8 di professione.

Carlotta della Risurrezione (Thouret) di anni 79 e 53 di professione.

Maria di Gesù Crocifisso (Piedcourt) di anni 79 e 57 di professione.

Eufrasia dell’Immacolata (Brard) di anni 58 e 37 di professione.

Giulia Luisa di Gesù (Chrétien) di anni 53 e 17 di professione.

Le converse: Maria dello Santo Spirito (Roussel) di anni 52 e 24 di professione.

Maria di Santa Marta (Dufour) di anni 53 e 20 di professione.

Stefania di San Francesco Saverio (Verolot) di anni 30 e 10 di professione.

Le rotare, entrambe sorelle carnali: Caterina Sorion di anni 55 e Teresa Sorion di anni 45.

Costanza (Meunier) novizia.

Insieme con loro fu pure ghigliottinato il Signor Mulot cugino della sorella di Eufrasia dell’Immacolata. Dieci giorni più tardi muore ghigliottinato Massimiliano Robespierre. La sua morte mette fine al Terrore.

17 luglio 1931

A Concesa di Trezzo d’Adda, nel Santuario della Divina Maternità di Maria dei Carmelitani Scalzi, al termine dell’anno di noviziato, Marcello dell’Immacolata (Carlo Zucchetti), appena diciassettenne, alle 10.30 emette la professione semplice di obbedienza, povertà e castità, nelle mani di Padre fra Elia di Sant’Ambrogio (Carlo Macchi), Provinciale.

17 luglio 1932

A Milano nella Basilica del Corpus Domini dei Carmelitani Scalzi il Servo di Dio Benigno di Santa Teresa di Gesù Bambino emette la Professione Solenne.

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