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18 Aprile 2019 giorno intero
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18 APRILE

Beata MARIA dell’Incarnazione

Memoria

18 aprile 1618

Mercoledì di Pasqua, a Pontoise in Francia nel Monastero di San Giuseppe delle Carmelitane Scalze, la Beata Maria dell’Incarnazione (Barbara Avrillot, Madame Acarie) dopo una lunga malattia confortata ripetutamente dal Santo Viatico e da estasi e visioni celesti, rende dolcemente l’anima a Dio. Modello di santità universale come madre di famiglia e come religiosa, grande mistica. Fondatrice del Carmelo femminile in Francia, professò come conversa ad Amiens e passò a Pontoise dove visse dal 1616 fino al 1618.

18 aprile 1665

Muore nel Monastero di San Giuseppe in Mons in Belgio Margherita di Gesù (Maulde, 1586-1656) professò a 22 anni in questo monastero il 1° novembre 1609; fu inviata alla fondazione del primo Carmelo femminile di Cracovia in Polonia da dove ritornò dopo pochi anni. Fu priora di Mons e di Malins.

18 aprile 1867

Nasce a Lezàun (Navarra) la Beata Lizarraga, Apollonia (Apollonia del SS. Sacra­mento), in una famiglia profondamente cristiana e numero­sa – i genitori ebbero undici figli – nella quale ap­prese l’abnegazione e la carità verso il prossimo, virtù che esercitò in tutta la vita. Il 16 lug. 1886 en­trò nel noviziato di Vitoria delle Carmelitane della Carità, istituto nel quale si consacrarono altre tre sue sorelle. Al nome di battesimo aggiunse quello di Sacramento, in ricordo del fatto che era nata di giovedì santo. Emessi i primi voti il 27 lug. 1888, dopo una breve pausa nel collegio di Madrid, partì per l’Estremadura. Svolse l’attività di insegnante nel collegio di Trujillo (Càceres), e successivamen­te fu superiora delle comunità di Villafranca de los Barros (Badajoz) e di Siviglia, lasciando ovunque l’esempio edificante di educatrice preparata, di re­ligiosa osservante e caritatevole. Nel 1909, durante la «settimana tragica» di Barcellona, fa chiamata alla casa madre di Vic (Catalogna), dove nel 1911 venne nominata membro del consiglio dell’istituto. Durante il decimo Capitolo generale, celebrato a Vic nel 1923, fu eletta superiora generale con voto. L’attività da lei svolta nei 13 anni di governo fu straordinaria. Si registrarono ben venti nuove fon­dazioni dell’istituto, fondato da Santa Gioacchina de Vedruna.

La preoccupazione maggiore della Beata fu la formazione spirituale e culturale delle suore. Nel governare si distinse per il suo spirito soprannaturale e per il completo abbandono alla divina Provvidenza, eroicamente vissuto so­prattutto negli anni di turbolenza politica (1930-36). Era animata da una forte sensibilità ecclesiale, unita ad un amore particolare per il Papa. Moltiplicò i suoi viaggi a Roma, dove seguì la causa di beatificazione della fondatrice e di altre due religiose dell’istituto. Nel difficile periodo che prece­dette la persecuzione religiosa del 1936, nelle lettere che inviava alle sue suore insisteva perché si at­tenessero in tutto alle istruzioni impartite dai ri­spettivi vescovi. Lei stessa, fino allo scoppio della persecuzione, consultava il vescovo di Barcellona. Le tappe delle settimane precedenti il suo mar­tirio sono le seguenti. Il 21 lug. 1936 i miliziani tentarono di introdursi nella casa madre di Vic, e il 2 ago. la Lizarraga fu costretta a rifugiarsi a Barcellona in ca­sa delle cugine. Per timore di un’ispezione, tre giorni dopo si trasferì presso la famiglia Darner. Il 3 set. si recò dal vescovo di Barcellona e il giorno 6 la casa dei Darner fu sottoposta ad un’ispezione dei miliziani. Per non compromettere la famiglia, ritornò presso le cugine; ma in una seconda perquisizione in casa Darner (8 set. 1936) i miliziani notarono la sua assenza, e la famiglia fu costretta a denunciare il suo nuovo rifugio. Arrestata insieme alle cugine e rinchiusa nella sede del comitato rivoluzionario, detta «Torre della morte», dopo vari interrogatori, quella stessa notte, sentendo chiamare il suo nome si fece avanti con passo sicuro e uscì con i miliziani, in silenzio. Fu barbaramente martirizzata: il suo cadavere, fatto a pezzi, fu portato in un allevamento di maiali, in località S. Elias, oggi cripta della parrocchia di S. Inés.

18 aprile 1914

Perfecto Domínguez Monge, nació el 18 de abril de 1914 en Besande (León); bautizado al día siguiente, fue confirmado en septiembre de 1914. Ingresó en el Colegio Teresiano de Medina del Campo en 1926. Terminado el bachillerato, pasó a Segovia donde profesó en agosto de 1930 col nome di Fra Perfecto de la Virgen del Carmen. Cursó filosofía en Toledo y Ávila y teología en Salamanca y Toledo. Hecha su profesión solemne en diciembre de 1935, recibe las órdenes en julio de 1936 y dentro de ese mismo mes es martirizado el día 22. Se perdió un gran talento con la muerte de este joven. Fu Beatificato a Roma il 28 ottobre 2007 insieme a 497 martiri della persecuzione religiosa spagnola.

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