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9 Luglio 2021 giorno intero
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9 LUGLIO

Beata GIOVANNA SCOPELLI, vergine

Memoria

9 luglio 1491

La Beata Giovanna Scopelli nasce a Reggio Emilia nel 1428 da Simone e Caterina Scopelli. Non sappiamo molto della sua infanzia. Fin da giovanissima cercava di vivere una vita dedicata a Dio. Appartiene alla preistoria delle monache carmelitane e ne è una delle principali figure. Visse prima come mantellata carmelitana nella sua casa. Si unì con altre venti compagne costituendo una comunità nel 1480. Nella sua città natale, nel 1485 ottenne la casa e la chiesa degli Umiliati che trasformò in Monastero, detto volgarmente Le Bianche, e si mise sotto la giurisdizione della Congregazione mantovana dei Carmelitani. Ivi esercitò l’ufficio di priora come quello di guida spirituale. Non c’era tradizione di Monasteri femminili carmelitani in Italia cui guardare per ispirarsi, ma con il suo ingegno seppe adattare i valori fondamentali carmelitani alla nuova situazione. Simili sviluppi stavano accadendo in Francia, in Belgio e in Spagna, sempre nello stesso periodo. Ricevette grazie mistiche da Dio ma dovette soffrire un lungo periodo di purificazione interiore. Dotata da Dio di carismi straordinari, ricca di pietà mariana e animata da intenso spirito di penitenza si spense serenamente nel Monastero di Santa Maria del Popolo. In seguito alle varie soppressione il corpo della Beata fu trasferito nella cattedrale di Reggio Emilia. Il suo culto liturgico fu approvato da Clemente XIV nel 1771.

9 luglio 1569

Nella cappella del palazzo dei Principi d’Eboli, a Pastrana (Guadalajara) in Spagna, Mariano Azzaro e Giovanni Narducci, entrambi italiani, ricevono l’abito del Carmelo, sono i primi due novizi della Riforma. La vestizione avviene alla presenza di Teresa di Gesù: «Io stessa, narra nelle Fondazioni, preparai loro l’abito e la cappa e facevo tutto il possibile perché la vestizione avvenisse presto» (Fondazioni 17,14). Il primo si chiamerà Ambrogio Mariano di San Benedetto e l’altro Giovanni della Miseria. Teresa li aveva incontrati a Madrid e conquistati alla sua impresa come aveva fatto con Giovanni della Croce: «Gli mostrai (ad Azzaro) la nostra Regola primitiva e gli feci osservare che poteva proseguire in quella vita senza disturbarsi poiché la nostra Regola offriva le medesime osservanze».

9 luglio 1677

A Bergiol in Francia fondazione del Convento dei nostri padri sotto il titolo della Madonna del Buon Rifugio.

9 luglio 1684

Fondazione del Convento dei nostri padri in Siena presso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo, da dove nel 1820 passarono all’attuale ex Convento dei Carmelitani Calzati, dedicato a San Nicolò di Bari.

9 luglio 1893

«Alle cinque della sera»: la Venerabile Giuseppina Operti (Maria degli Angeli) mentre passeggia a Marene con la mamma, in compagnia del vicario don Giovanni Battista Rolle, e del vice curato, teologo Giuseppe Giordanino, attraverso alcune parole che le sono rivolte, Giuseppina si sente chiamata a fondare un Istituto di beneficenza (lei, però, porta in cuore segretamente l’ideale di entrare al Carmelo, nella vita contemplativa, anche se comprende di non poterlo realizzare subito). Vive lunghe ore di lotta interiore risolta nella preghiera, ricevendo luce e forza ai piedi dell’Eucaristia. Ottenuta conferma che sia la volontà di Dio, Giuseppina decide di attuare la fondazione, insieme alla mamma, ristrutturando allo scopo la casa paterna e seguendo la spiritualità carmelitana. L’arcivescovo di Torino, mons. Davide dei conti Riccardi, «approva e benedice» il progetto, promettendo «preghiere, aiuto e protezione». Il can. Giorgio Gallina, rettore della chiesa di S. Cristina in Torino, direttore del Terz’Ordine Carmelitano e attuale padre spirituale di Giuseppina, segue passo passo le vicende riguardanti la fondazione. Non mancano a Giuseppina l’incoraggiamento, il consiglio sul da farsi e la pratica disponibilità dei Padri Leopoldo e Gerardo Beccaro, Carmelitani Scalzi.

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